giovedì 16 giugno 2011

I Soliti Noti, questi sconosciuti...


Bene bene bene … second experience! Mmm … devo dire … per la verità non so da dove iniziare …. Ieri sera ci siamo organizzati molto meglio in redazione (io ne parlo come se fossimo un gruppo di decine di appassionati e guru della musica, invece, i due poveri gatti che sgobbano sono sempre i soliti) e abbiamo fatto di tutto per trovarci li, dall’amico Michele-Little pig (non so perche ma fa così Rocker) il proprietario dell’ Ultima Tappa che, dopo averci sorpresi a farfugliare e a, dopo tanti (ma proprio tanti) indugi a parlare con Filippo Berardi, la voce del gruppo di cui dovrebbe parlare questa recensione, ci ha fatto i complimenti per la nostra iniziativa ( ce flish!!)… Ma passiamo a cose serie! I soliti noti, un nome, già tutto uno show! "siamo un gruppo di semplici appassionati, ognuno di noi ha un lavoro, vedi io, sono un fisioterapista ... " inizia così Philip, quando gli parliamo di questo progetto …
Errore gravissimo, mio caro cantante! ( non è una critica, anzi!) Troppo modesto … Nel concerto di ieri sera I Soliti Noti hanno dato mostra di grande professionalità ed esperienza, un’altissima varietà di sonorità proposte. Philip è stato bravissimo, sembrava addirittura un direttore d’orchestra quando, con le sue mani, disegnava ciò che cantava … cantava in inglese e in italiano, riuscendo a mantenere il suo stile di canto. Ma passiamo subito al resto della formazione. Oltre A Filippo, la voce del gruppo, Franco Giorgio il ‘’chitarraio’’, alle tastiere il ‘’vecchio’’ Giovanni Berardi, al basso la ‘’locomotiva umana’’ Giancarlo Graglia e Il batterista, Tonino Pellicani. Il gruppo ha dato spettacolo offrendo un’altissima flessibilità di adattamento a generi diversi, da brani stranieri a italiani, non perdendo assolutamente colpi . Dal blues di Sweet Home Chicago al genere pop di Blllie Jean per poi subito passare alla canzone di Nino Ferrer, Vorrei la pelle nera!

Ma adesso analizziamo nello specifico i membri del gruppo … Franco, la belva, che dire … bravissimo … già il fatto che avesse una fender e un Ibanez doppio manico, tutto un programma … dagli assoli strappalacrime di broken dreams all’ assolo di smoke on the wather, che sembrava quello proposto per il rock aid Armenia( durante il quale, devo ammettere, sono rimasto davvero senza parole)… accanto a frank, che Filippo ha detto di voler impiccare con le corde della chitarra, Giancarlo, the bass-man, con il suo sguardo da figo … Bravissimo!! Parliamo del membro più giovane del gruppo, giovane ‘’vecchio’’ Giovanni, che gestiva mixer, due tastiere e PC … oddio, senza parole! Ultimo, ma non meno importante, Antony, l’esperto del pellame, il percussionista, batterista nonché fondatore negli anni ’90 del gruppo. Tonino, the drumming, dal suo faccino divertito devo dedurre che si è divertito abbastanza … haha … Ha dato dimostrazione della sua capacità di mediazione tra potenza e leggerezza nel tocco … non so perché ma sembrava proprio Gary Moore … Su questo gruppo non ho critiche ma qualcosa lo devo pur dire … la cassa sinistra gracchiava un po’, forse con un con un maggiore controllo si potevano evitare questi problemi … purtroppo sull’ attacco dell’ ultima canzone il cantante ha esitato un attimo ma ha subito rimontato. Questi sono sicuramente bazzecole rispetto alla qualità della serata … quindi ‘’thank you and very, very grazie’’ Soliti Noti… per concludere un ringraziamento a Michele, il proprietario dell’ Ultima Tappa, al fotografo Claudio ‘’corridore’’ Ferraro e chiedo scusa alla signora cui ho quasi falciato le gambe con la mia scivolata di potenza …

‘’Na na na naa, Na na na naa, eee, Ciao Goodbye!’’
Dimenticavo… voto 9.5

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